In gravidanza, devi mangiare per due!

Ecco la frase che viene pronunciata, spesso e volentieri, da mamme e nonne, alle donne in dolce attesa.

Ecco, niente di più sbagliato.

Il fabbisogno calorico delle future mamme, infatti, aumenta solo di circa 200 calorie al giorno. Esatto, pochissimo.

Attenzione, quindi, a non esagerare con la scusa della gravidanza. Una corretta alimentazione in gravidanza, soprattutto nei 9 mesi, è molto importante per garantire a sé stesse e al bambino il giusto apporto nutritivo, fondamentale per la salute della mamma e la corretta crescita del feto.

Alimentazione in gravidanza: quanti chili posso aumentare?

Si sentono tantissimi aneddoti sul peso in gravidanza. Se da un lato non è giusto privarsi di qualche coccola quotidiana; dall’altro, invece, bisogna tenere sotto controllo la bilancia, così da evitare un aumento di peso eccessivo.

Cosa che, al di là delle problematiche che possono insorgere, è importante per la salute degli arti inferiori, delle anche e della schiena.

aumento chili peso in gravidanza

Il corpo, infatti, durante la dolce attesa è già messo alla prova dai cambiamenti giornalieri dovuti alla crescita del bambino che si porta in grembo.

Aggiungere del peso di eccesso darà disturbi a camminare, dolori alla schiena, fatica a respirare bene e gonfiore a gambe, piedi e caviglie.

Teniamo, quindi, una media di 1 chilo al mese, arrivando a un limite di 1112 chili totali.

L’importanza dell’acqua in gravidanza

Bere molto è una routine necessaria al nostro organismo. Durante la gravidanza, e nel successivo allattamento, diventa più che indispensabile.

L’acqua, infatti, forma il liquido amniotico, allevia diversi fastidi come la ritenzione idrica e l’ipotensione e permette di aumentare il volume del sangue nel corpo.

Idratarsi, anche con tisane, tè deteinati e centrifugati di frutta, dunque, è importantissimo.

PS ? Durante l’allattamento, in media, si bevono fino a 4 litri d’acqua al giorno. Il motivo? Avere una produzione di latte sufficiente per soddisfare i bisogni del neonato.

Le proteine in gravidanza

mangiare pesce in gravidanza

Le proteine servono per formare il tessuto osseo del futuro bimbo, oltre che i muscoli e le cellule del feto.

Sarà, quindi, necessario assumerle sia in versione animale – carne, pesce, uova e latte – che vegetale – ovvero con i legumi.

Quante volte alla settimana?

La carne, sia bianca che rossa, si può consumare anche 3, massimo 4 volte a settimana, così da aumentare anche il valore del ferro – spesso, carente in gravidanza.

Se non si è immuni dalla toxoplasmosi va cotta molto bene.

Il pesce è sempre un’ottima soluzione, anche perché contiene Omega 3, utili per lo sviluppo del sistema nervoso del piccolo. Da consumare quante volte si preferisce e sempre ben cotto.

mangiare legumi in gravidanza

Sì alle uova, anche 2 a settimana, sode, alla coque, in frittate. Mai crude, però!

Ottimi anche i legumi, da associare ai cereali per completare l’apporto proteico. Negli ultimi mesi di gravidanza, però, meglio non esagerare, perché creano gonfiore. E le mamme ne sono già spesso (e purtroppo) vittime.

Formaggio e latte donano calcio e vitamina D, il cui fabbisogno è altissimo in gravidanza. Per integrare, se non si ama bere troppo latte, sono adatti anche gli yogurt.

I carboidrati in dolce attesa

Pasta e riso si possono consumare ogni giorno, preferibilmente a pranzo così da dormire meglio. Non più di 80 grammi, però.

Se si è stufi dei soliti piatti, si possono sostituire con cereali diversi, come, ad esempio, il farro, l’orzo o il miglio.

Sì al pane e agli snack secchi, soprattutto nei momenti di nausea: crackers e grissini aiutano a eliminarla.

Frutta e verdura

alimentazione in gravidanza frutta e verdura

Ben lavate, frutta e verdura sono da consumare in grandi quantità, evitando magari quelle troppo zuccherine, come uva, banana o fichi.

Sì a macedonie, insalatone, pinzimoni, scegliendo sempre prodotti freschi e di stagione.

Fritti, dolci e zuccheri

Ridurre gli zuccheri semplici e raffinati è utile, durante la gravidanza.

Meglio, quindi, non abusarne per non avere disturbi come il diabete gestazionale, che deriva dalla presenza di ormoni nella placenta che ostacolano l’azione dell’insulina, regolatrice del glucosio nel sangue.

Ogni tanto, però, qualche piccola eccezione si può fare: un cubetto di cioccolato fondente, ad esempio, scatena le endorfine e dona una sensazione di appagamento e felicità. Un po’ come una fettina di torta fatta in casa.

 All’arrivo dello zucchero, sentirete le capriole che farà nel vostro pancione il piccolo!